La procedura da seguire per la visita fiscale predisposta dall’INPS è ora cambiata, ecco come funziona ora e cosa cambia per dipendente e datore di lavoro.
Un dipendente ha certamente diversi obblighi nei confronti dell’azienda per cui presta servizio, ma allo stesso tempo dei diritti, che può far valere in caso di necessità. Tra questi, c’è la possibilità di assentarsi prendendo ferie, con la garanzia che quei giorni saranno pagati, oltre alla malattia, che può essere richiesta con un certificato da parte del medico curante (ma vale anche quello dell’ospedale o della guardia medica) in caso di malessere. La durata di questo periodo è ovviamente differente a seconda della situazione, ma deve essere sempre stabilita dal dottore dopo avere valutato in prima persona la situazione.

Il datore di lavoro ha però la facoltà, se lo ritiene necessario, di fare un accertamento volto a stabilire se quanto indicato dal documento sia reale o se invece il lavoratore stia approfittando della situazione per evitare di prestare servizio secondo quanto previsto dal contratto. Ogni dubbio a riguardo può essere risolto attraverso la visita fiscale INPS, detta anche più comunemente visita fiscale, grazie a cui sarà mandato un funzionario dell’ente per accertarsi del problema. Le regole in questo ambito sono però recentemente cambiate, è bene sapere cosa può accadere per non farsi trovare impreparati.
Nuove regole per la visita fiscale INPS: cosa può accadere
Il rapporto che dovrebbe esserci tra datore di lavoro e dipendente dovrebbe essere all’insegna della fiducia reciproca, per questo si tende a pensare che entrambi possano comportarsi nel pieno rispetto delle regole. Purtroppo, però, non sempre questo avviene, specialmente quando si tende a usufruire del diritto alla malattia quando non necessario, spingendo così l’imprenditore in caso di dubbio a predisporre una visita fiscale INPS.
A richiederla può essere lo stesso datore di lavoro, che si dovrà prendere carico delle spese, o l’ente di previdenza, con l’obiettivo di verificare se davvero il soggetto sia malato come indicato dal certificato. È possibile procedere in questo modo in ogni momento, compreso il primo giorno, attraverso una procedura ben precisa, disponibile online, accedendo alla sezione “Visite Mediche di Controllo (VMC)”, dove si può accedere a due diverse funzioni, “Richieste da attestati di malattia” e “Verifica richieste da attestati di malattia”, ora diventate più semplici rispetto al passato.

La funzione “Richieste da attestati di malattia” consente di inviare richieste di visita fiscale direttamente dagli attestati già presenti nel sistema. Qui si trova ogni dato relativo al lavoratore e alla sua malattia, per poi inserire le informazioni relative a data della visita e fascia oraria. Fatto questo, si può accedere alla funzione “Verifica richieste da attestati di malattia”, grazie a cui si può controllare il protocollo di acquisizione, verificare l’invio di ogni richiesta e correggere eventuali errori.
La nuova modalità prevista per richiedere la visita fiscale INPS è certamente più snella rispetto al passato, innanzitutto perché i dati sono già presenti e non devono essere più inseriti in via manuale. Tutto avviene inoltre in modo più veloce ed è ideale anche per fare richieste che riguardano più dipendenti, oltre a poter monitorare in tempo reale ogni aspetto.

Per quanto riguarda i costi, invece, questi possono variare a seconda del giorno della visita e alla reperibilità del lavoratore:
- 41,67 euro per visite in giorni feriali
- 52,82 euro per visite in giorni festivi
- 28,29 o 39,61 euro se la visita non viene eseguita per irreperibilità (feriale o festivo).
Il pagamento può essere eseguito attraverso F24 (per i privati) o F24EP (per enti pubblici), utilizzando appositi codici tributo, scaricando il modulo apposito dal sito dell’ente di previdenza.