E’ il momento di inviare il Modello 730/2025 per la dichiarazione, ci sono però degli errori da evitare per non incorrere in problemi, ecco quali.
Il periodo dell’anno in cui si deve fare la dichiarazione dei redditi rappresenta un rito a cui nessun cittadino può sottrarsi, a meno che non si vogliano avere problemi con il fisco e accumulare debiti. Rispettare le scadenze quando si deve presentare il Modello 730/2025 è decisamente importante, ma lo è altrettanto essere precisi nei dati che vengono inseriti, per questo se possibile sarebbe determinante farsi supportare da un esperto che potrà dare consigli importanti a riguardo ed è a conoscenza di eventuali modifiche normative che potrebbero essere state introdotte.

Nonostante questo, trattandosi di un’azione umana, non può essere esclusa la possibilità di commettere errori che possono portare a conseguenze non del tutto piacevoli per il contribuente. E’ bene sapere quali possono essere quelli più comuni, così da prestare massima attenzione nel corso dell’operazione.
Modello 730/2025: occhio a cosa fai se vuoi evitare problemi
Provare apprensione in fase di dichiarazione dei redditi può essere naturale, non solo perché ancora non si sa se si dovrà pagare qualcosa, a maggior ragione se si è un libero professionista, ma soprattutto perché si è consapevoli di come si possano rischiare multe anche salate se si dovessero commettere errori. Alcuni di questi possono essere più frequenti e avere brutte conseguenze, può essere quindi utile conoscere in anticipo di cosa si tratti prima di procedere. Innanzitutto è bene ricordare che l’annullamento può essere possibile se ci si accorge di qualcosa che non va, ma solo una volta e fino al 20 giugno. Fatto questo, si potrà rifare tutto e in modo corretto.
Il primo passo da compiere è tutt’altro che banale, sul sito dell’Agenza delle Entrate è disponibile la dichiarazione precompilata, effettuata dall’ente con i dati in suo possesso, è bene controllare che tutto sia giusto e che non ci siano scorrettezze o lacune. L’attenzione maggiore deve essere rivolta al numero di Certificazioni Uniche che sono presenti sul portale: queste possono essere più di una se si hanno avuti più rapporti lavorativi nell’anno passato, cosa valida sia per i liberi professionisti, sia per i dipendenti che possono avere cambiato azienda. Qualora non dovesse esserci qualcuna, è necessario inserirla.

Chi non è single dovrà poi verificare la voce “Familiari a carico”, relativa al numero di figli e a eventuali altri familiari che risultano essere a carico. La percentuale relativa a ogni figlio può cambiare se hanno più di 21 anni, occhio quindi anche a questo aspetto.
Si deve poi passare al cosiddetto “Quadro E”, relativo a “Oneri e Spese”, dove si inseriscono nel Modello 730/2025 le spese sostenute nell’anno passato, come quelle mediche o veterinarie, che possono consentire di ottenere una detrazione e rientrare parzialmente dall’investimento sostenuto. A queste possono aggiungersi anche i conti per ristrutturazioni o relative al risparmio energetico, utili a poter ottenere un piccolo guadagno. A quel punto sarà possibile ottenere nell’arco di pochi minuti l’importo previsto. Mai dimenticarsi di leggere con scrupolo anche le spese relative ai familiari a carico, come quelle relative a visite mediche o per lo studio, anche in questo caso le agevolazioni possono essere sostanziose.
Si deve infine concentrarsi sul “Quadro C”, quello che riguarda il reddito da lavoro o pensione, dove si trovano anche le detrazioni da lavoro dipendente o da pensione spettanti, calcolate in base ai giorni in cui si è percepito reddito da lavoro o da pensione. La situazione può essere più complessa se si hanno più CU, alla riga CU si trova il numero di giorni, se le posizioni sono più di una è però sbagliato che ci sia il 365.

Ogni colonna ha un ruolo ben preciso:
- 1: giorni di lavoro prestati nel 2024 che si possono trovare indicati al punto 6 della CU. Se si hanno più CU si devono sommare i giorni presenti in tutte le certificazioni e inserire il risultato;
- 2: giorni di pensione indicati al punto 7 della CU;
- 3: giorni da lavoro prestati nel primo semestre del 2024 (dal 1° gennaio al 30 giugno) che si trovano al punto 13 della CU;
- 4: giorni da lavoro prestati nel primo semestre del 2024 (dal 1° luglio al 31 dicembre) che si trovano al punto 14 della CU.